A stereoscopic tribune to classics
Una rivisitazione in chiave stereo di alcuni classici dell’erotismo.
Il lavoro prende spunto dal desiderio di voler dare una nuova prospettiva all’immagine sensuale, facendo cadere l’osservatore all’interno della foto e lasciando che il processo creativo della ricostruzione dell’intera scena venga passato del tutto al sistema occhi/cervello dello spettatore. L’autore ha ripreso gli studi pionieristici di metà ottocento sulla stereoscopia spingendola ai limiti delle sue capacità espressive: osservando le opere siamo
progressivamente trascinati in un’esperienza visiva vertiginosa, che disorienta e affascina per la sua novità. La scena che si presenta davanti ai nostri occhi ci appare alterata da una insondabile metamorfosi, tanto più inspiegabile quanto più ci sforziamo di forzare la serratura che ne custodisce il segreto: se la distorsione della realtà è un meccanismo artistico che ci è familiare, siamo
invece del tutto impreparati al suo opposto, la facoltà di mettere a fuoco il mondo al di là del confine naturale dei nostri sensi.
A stereo reinterpretation of some erotic classics.
The work is inspired by the desire to give a new perspective to the sensual image, making the observer fall into the photo and letting the creative process of reconstructing the entire scene be passed entirely to the spectator’s eye /brain system.
The author has resumed the pioneering studies of the mid-nineteenth century on stereoscopy pushing it to the limits of its expressive abilities: by observing the works we are progressively drawn into a dizzying visual experience, which disorients and fascinates with its novelty.The scene that presents itself before
our eyes appears to us altered by an unfathomable metamorphosis, all the more inexplicable the more we try to force the lock that keeps its secret: if the distortion of reality is an artistic mechanism that is familiar to us, we are instead totally unprepared for its opposite, the ability to focus on the world beyond the natural boundary of our senses.
Parigi
Alberto Fanelli crea, dedicandoli a Parigi alcuni “iperstereogrammi”, cioè foto 3D, realizzate attraverso una tecnica elaborata, soffermandosi su dettagli di vie e palazzi.
Alberto Fanelli creates, dedicated to Paris, a few “iperstereogrammi”, that is to say 3D photos, made through a complex tecnique, focusing on streets and buildings details.
Venezia – Lido
Biografia
Nasce a Milano nel 1965; a 15 anni si avvicina alla fotografia. Dopo aver frequentato il liceo classico si iscrive alla facoltà di Scienze dell’Informazione. Durante questi anni molti viaggi in Oriente, Europa e Americhe sono l’occasione per scattare reportage e ritratti. Dopo la laurea lavora per alcuni anni nel ramo dell’intelligenza artificiale, della progettazione ingegneristica e dell’informatica. Nel 2007 matura la decisione di abbandonare il lavoro di ufficio e trasformare la fotografia, in un impegno a tempo pieno. Ne segue un periodo di ricerca che lo porta in breve tempo ad avere pubblicazioni su autorevoli riviste italiane e straniere (“Internazionale”). Attratto non solo dalla fotografia ma anche dal timelapse, dal motion control e dalla pura sperimentazione visiva, ricerca effetti originali sia con immagini statiche sia con video. Nel 2009 inizia una collaborazione con CityLife per la realizzazione di un unico timelapse della durata di 10 anni sul cantiere delle 3 torri Isozaki, Libeskind e Hadid; le riprese termineranno nel 2019. Nel 2010 inizia a interessarsi di fotografia 3D e dopo un periodo di studio dei fondamentali, applica quanto appreso sia alle foto che ai video, realizzando stereogrammi di paesaggi, ritratti, nudo artistico e still life. Le sue opere si avvalgono di tecniche originali di ripresa, tecniche di post produzione, supporti meccanici ed elettronici sviluppati ad hoc dall’autore.
Born in Milan in 1965, at the age of 15 he starts to dedicate to photography. After attending classical high school studies he picks Computer Science at the University of Milan. In this period frequent trips to Far East, Europe and Americas turn into occasions for reportages and portraits. After graduating he works for a few years in the artificial intelligence, engineering design and informatics fields. In 2007 he decides to leave the IT field and begins to dedicate full time to photography. The following years witness an intense period of artistic, compositive and technical research, which earns him publications in some of the most famous and prestigious Italian and international magazines (“Internazionale”) He is attracted not only by photography but also by timelapses, motion control and pure visual experimentation. In 2009 a collaboration with CityLife begins, its aim being to produce a 10 years timelapse over the construction site where 3 high-rise skyscrapers (Isozaki, Libeskind and Hadid) are being built; the shootings are to end in 2019. In 2010 he develops a new interest: 3D photography. After a period dedicated to mastering the theory he applies it to photos and videos, creating stereograms of landscapes, portraits, artistic nude and still life. The present artworks are made using original shooting and postproduction techniques, self-built rigs and custom-made electronics.